Sensori di pressione e pressostati per applicazioni industriali e automotive

I pressostati trovano largo impiego nei settori industriale e automotive, dove è necessario convertire il raggiungimento di una determinata pressione in un segnale elettrico. Questo segnale può essere utilizzato come input per l’avvio di un ciclo macchina oppure come allarme per monitorare eventuali anomalie, come perdite di pressione, malfunzionamenti o condizioni critiche.

Questi componenti vengono tarati in base all’applicazione specifica e comprendono pressostati, vuotostati e trasduttori di pressione.

Esistono quattro principali varianti di uscita elettrica:

  • Contatti normalmente aperti (SPST – N.A.)
  • Contatti normalmente chiusi (SPST – N.C.)
  • Contatti in scambio (SPDT)
  • Segnale analogico continuo

La taratura della pressione avviene mediante una vite di regolazione che agisce su una molla. Questa, opponendosi alla pressione del fluido sull’elemento sensibile (che può essere una membrana o un pistone), consente l’apertura o la chiusura del contatto elettrico solo al raggiungimento del valore prestabilito.

Nei modelli normalmente aperti (N.A.), il circuito resta aperto finché la pressione non supera il valore di soglia, chiudendo poi il contatto.

Nei normalmente chiusi (N.C.), il circuito è chiuso in condizioni di riposo, ma si apre quando la pressione supera il valore impostato.

Nei pressostati SPDT, la pressione fa scattare un microswitch interno che consente l’uso di contatti N.A., N.C. o entrambi, rendendoli molto versatili.

I pressostati Euroswitch sono disponibili sia con taratura fissa sia regolabile, e sono progettati nel pieno rispetto delle direttive e normative europee vigenti.

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Sensori di pressione